“Quali forme di relazione tra innovazione sociale, istituzioni e planning? Una mappatura in cantiere, con sguardo critico tra Piemonte, Veneto e Sicilia”
NADIA CARUSO
ELENA OSTANEL
GIUSY pappalardo
“Quali forme di relazione tra innovazione sociale, istituzioni e planning? Una mappatura in cantiere, con sguardo critico tra Piemonte, Veneto e Sicilia”.
In Atti Conferenza SIU 2024.
© Caruso, Ostanel, Pappalardo
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ABSTRACT
In Europa si assiste da diversi anni a una crescente diffusione di organizzazioni che operano in una prospettiva di innovazione sociale (Moulaert et al., 2013), attraverso pratiche di iniziativa spontanea e di natura diversa – che oscillano tra l’antagonismo e la nascita di nuovi soggetti del terzo settore – finalizzate a rispondere a bisogni di spazi e servizi che, in passato, erano solitamente garantiti dagli enti pubblici. Se si è discusso dei benefici generalmente prodotti da tali pratiche (Galego et al., 2022), vi è una crescente preoccupazione verso alcuni aspetti critici legati al fenomeno (Fougère & Meriläinen, 2021): qual è la reale capacità, per tali organizzazioni, di generare processi pienamente inclusivi? Qual è la reale rappresentatività e legittimità di tali processi, quali relazioni e dinamiche di potere si innescano a livello locale? Qual è il rischio che il terzo settore si sostituisca alle istituzioni pubbliche e aumenti progressivamente un processo di de-responsabilizzazione? Quali arrangiamenti prendono le forme di collaborazione, conflitto, co-produzione o altro tra pratiche dal basso e meccanismi del governo locale? Tali interrogativi, al centro del dibattito disciplinare ormai da tempo, sono alla base del progetto PRIN 2022 PNRR “RESISTING – REconnetting Social innovation with INStitutions in Urban PlannING”, con l’obiettivo di mettere a fuoco le differenti forme di relazione tra innovazione sociale, istituzioni e planning in tre contesti regionali italiani tra nord e sud: Piemonte, Veneto e Sicilia.