RESISTING incontra ANTUDO Lentini
In Sicilia abbiamo dato avvio alla ricerca sul campo attraverso un primo ciclo di interviste che si è aperto incontrando il Comitato Antudo Lentini, composto in larga parte da persone con una storia di militanza e impegno civico, nato intorno al 2016 a seguito di una stagione di mobilitazioni avvenute a scala regionale su diverse questioni critiche (dall’ampliamento delle basi militari presenti sull’Isola alla gestione del ciclo dei rifiuti). Non è la prima volta che ci incontriamo: da un paio di anni, infatti, lavoriamo in una “partnership di reciprocità” nata a seguito di un altro progetto di ricerca svolto all’Università di Catania, Reverse, nell’ambito del quale abbiamo iniziato a mettere a fuoco alcune questioni di interesse comune. Tuttavia, l’intervista ci ha consentito di ritagliarci del tempo per ricostruire la storia e alcuni tratti distintivi di Antudo Lentini in relazione con i temi di RESISTING.Antudo Lentini opera in una città media della Sicilia Orientale (c.ca 21.000), al confine tra l’area metropolitana di Catania e il libero consorzio di comuni di Siracusa. La città è, da anni, caratterizzata da un significativo processo di spopolamento, da una carenza di servizi di base (tra le diverse campagne di Antudo Lentini, vi è quella per far funzionare l’ospedale pubblico inaugurato dopo oltre 20 anni dall’avvio dei lavori). Al confine con Catania è presente una mega discarica dove per anni sono confluiti gli scarti di molti comuni limitrofi e, in diverse occasioni, gli abitanti si sono trovati a contestare progetti di altri impianti simili. Lentini possiede inoltre un territorio rurale ricco e vasto, sebbene attualmente soggetto a diversi fenomeni di depauperamento, e un invaso artificiale, il Biviere, tra i più estesi in Italia, ma chiuso alla fruizione pubblica e le cui acque sono destinate perlopiù a fini industriali.Antudo Lentini, impegnata su questi temi, ha sede, abita, in uno dei quartieri più antichi della città, che però è paradossalmente tagliato fuori dal perimetro del centro storico individuato dallo strumento urbanistico vigente: il quartiere Spitali Vecchio-San Paolo. Eppure la sua storia è testimoniata da un articolato sistema di documenti d’archivio che, in più occasioni, è stato materiale di riflessione e dibattito pubblico per il Comitato dei Residenti del quartiere: Comitato che si è formato grazie a un lavoro organizzativo capillare svolto da Antudo Lentini negli ultimi anni, in cui ha giocato certamente un ruolo chiave la presenza di uno spazio (la sede), vissuto quotidianamente, dove si svolgono attività aggregative di varia natura (ludiche, assembleari, culturali e creative) aperte a diverse generazioni. A queste attività, che in parte concorrono anche ai meccanismi di auto-finanziamento, si affianca un continuo lavoro di pressione politica per impattare sui processi decisionali attraverso diverse strategie, inclusa la partecipazione alla competizione elettorale per le Amministrative del 2021. Questa prima intervista ci ha dato modo di iniziare a ragionare su alcuni tratti chiave di un’organizzazione civica da cui pensiamo di apprendere diverse questioni utili alla ricerca.